Sulla filosofia della scienza di Evandro Agazzi
Dalla probabilità e la logica matematica all'epistemologia realista
- L’idioma di quel dolce di Calliope labbro
- La Persona Down
- «Filmavo da indipendente, solo e contro tutti»
- Sulla filosofia della scienza di Evandro Agazzi
- Sul bios theoretikós di Giulio Preti (2 voll.)
- Il dottore e la faconda dottrina
- Evolutionism and religion
- Mario Dal Pra nella “Scuola di Milano”
- Varese Comunica
Evandro Agazzi rappresenta una delle più autorevoli e prestigiose voci filosofiche italiane a livello internazionale. La sua filosofia della scienza costituisce il fecondo nucleo critico a partire dal quale la sua stessa riflessione si è via via approfondita, giungendo a considerare ambiti sempre più articolati, spesso collocati ai confini tra differenti discipline (dalla logica matematica alla fisica quantistica, dalla bioetica all’analisi del senso comune, dall’operazionismo alla filosofia morale, etc.).
Evandro Agazzi rappresenta una delle più autorevoli e prestigiose voci filosofiche italiane a livello internazionale. La sua filosofia della scienza costituisce il fecondo nucleo critico a partire dal quale la sua stessa riflessione si è via via approfondita, giungendo a considerare ambiti sempre più articolati, spesso collocati ai confini tra differenti discipline (dalla logica matematica alla fisica quantistica, dalla bioetica all’analisi del senso comune, dall’operazionismo alla filosofia morale, etc.). La riflessione epistemologica di Agazzi ha avuto il merito e l’originalità di illustrare le ragioni del realismo, del pieno valore culturale delle tecnoscienze (e della stessa razionalità occidentale) e della funzione strategica dell’oggettività della conoscenza umana (declinata e studiata in differenti campi di ricerca).
APPROFONDISCIPer analizzare questi molteplici aspetti della sua ricerca epistemologica si sono interpellati diversi studiosi, intrecciando le riflessioni di noti pensatori come Emanuele Severino, Maria Luisa Dalla Chiara, Maurizio Ferraris e Massimo Pauri, con quelle di alcuni più giovani studiosi come Marco Buzzoni, Fabio Minazzi, Gino Tarozzi e Paolo Giannitrapani. Nel volume si offre anche, per la prima volta, una disamina della inedita tesi di laurea di Agazzi sulla probabilità e il probabile. Il volume è inoltre integrato da tutto il materiale connesso con il conferimento ad Agazzi, da parte dell’Università degli Studi dell’Insubria, della laurea honoris causa in Scienze e Tecniche della Comunicazione, dalla sua laudatio e dalla sua lectio doctoralis, nonché dalla schedatura della straordinaria Biblioteca d’Autore donata da Agazzi al Centro Internazionale Insubrico.
Fabio Minazzi (Varese 1955) ordinario di Filosofia della scienza dell’Università degli Studi dell’Insubria, è Presidente del Corso di laurea triennale in Scienze della Comunicazione e Presidente del Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecniche della Comunicazione, nonché, fin dalla sua fondazione, Direttore scientifico del Centro Internazionale Insubrico e direttore, dal 2003, della rivista di filosofia “Il Protagora” (fondata nel 1959), nonché socio effettivo dell’Académie Internationale de Philosophie des Sciences di Bruxelles. Ha pubblicato più di cento volumi (tra libri monografici e testi da lui curati), unitamente a 500 saggi, studi, note ed articoli apparsi in più lingue e in molteplici riviste, periodici, enciclopedie, atti di simposi, etc., etc. Allievo di Ludovico Geymonat e Mario Dal Pra, ha svolto il suo dottorato in Filosofia della scienza con Evandro Agazzi, col quale ha poi curato diversi volumi, pubblicando anche un dialogo a tre voci con lui e Geymonat, Filosofia, scienza e verità (1989) e curando un suo volume di filosofia della logica: Ragioni e limiti del formalismo (2012).
COMPATTA