Opera medica (1711)
L’Opera del medico locarnese Giovanni Pietro Orelli Barnaba, quasi un unicum nella produzione culturale lombarda di inizio Settecento, si presenta come un manuale ad uso dei medici e degli speziali, delle persone colte e di chi voglia tentare di curarsi da sé. Le principali patologie trattate (una cinquantina) sono scandite secondo la descrizione, il pronostico e la metodologia di cura: il linguaggio è adeguatamente tecnico e si presenta interessante per la lessicografia dell’italiano, dal momento che le opere di questo genere erano composte prevalentemente in latino in tutta Europa.
L’Opera del medico locarnese Giovanni Pietro Orelli Barnaba, quasi un unicum nella produzione culturale lombarda di inizio Settecento, si presenta come un manuale ad uso dei medici e degli speziali, delle persone colte e di chi voglia tentare di curarsi da sé. Le principali patologie trattate (una cinquantina) sono scandite secondo la descrizione, il pronostico e la metodologia di cura: il linguaggio è adeguatamente tecnico e si presenta interessante per la lessicografia dell’italiano, dal momento che le opere di questo genere erano composte prevalentemente in latino in tutta Europa.
Nell’introduzione e nell’apparato di commento si cerca di risalire alle fonti cui Orelli Barnaba ha attinto, con una puntuale serie di rimandi alla prassi medica e farmacologica antica e coeva.
Vengono pure illustrate la principale terminologia tecnica della sfera medica e la valenza terapeutica delle varie sostanze e preparati, ricorrendo ai contesti latini e italiani estrapolati dalle fonti e dalla manualistica allora corrente.
Benedino Gemelli (Quistello 1952), già docente di latino e greco al Liceo di Bellinzona e ricercatore del Fondo Nazionale Svizzero, si è occupato di alcuni aspetti della ricezione del pensiero filosofico antico nel Sei-Settecento e ha pubblicato testi medici di Antonio Vallisneri (Edizione Nazionale delle Opere di A. Vallisneri). Tra le sue pubblicazioni: Aspetti dell’atomismo classico nella filosofia di Francis Bacon e nel Seicento (Firenze, 1996); Isaac Beeckman atomista e lettore critico di Lucrezio (Firenze, 2002). Ha curato Consulti Medici di Antonio Vallisneri (Firenze, vol. I, 2006; vol. II, 2011) e Scritti Scientifici di Francis Bacon (Torino, 2010).
COMPATTA