«Filmavo da indipendente, solo e contro tutti»
Gianfranco Brebbia e la cultura internazionale a Varese negli anni Sessanta-Settanta
- L’idioma di quel dolce di Calliope labbro
- La Persona Down
- «Filmavo da indipendente, solo e contro tutti»
- Sulla filosofia della scienza di Evandro Agazzi
- Sul bios theoretikós di Giulio Preti (2 voll.)
- Il dottore e la faconda dottrina
- Evolutionism and religion
- Mario Dal Pra nella “Scuola di Milano”
- Varese Comunica
Gianfranco Brebbia (Varese 1923-1974) è stato un filmaker di avanguardia del cinema sperimentale italiano. Molti anni dopo la sua scomparsa sua figlia Giovanna ha riportato alla luce l’Archivio cinematografico del padre, scoprendo uno straordinario patrimonio artistico di pellicole, lettere, fotografie, quadri, testi ed appunti vari rimasti, per più di quarant’anni, silenti nella pace discreta di una cantina.
Gianfranco Brebbia (Varese 1923-1974) è stato un filmaker di avanguardia del cinema sperimentale italiano. Molti anni dopo la sua scomparsa sua figlia Giovanna ha riportato alla luce l’Archivio cinematografico del padre, scoprendo uno straordinario patrimonio artistico di pellicole, lettere, fotografie, quadri, testi ed appunti vari rimasti, per più di quarant’anni, silenti nella pace discreta di una cantina. Da questa straordinaria scoperta è nato un importante studio sulla figura e l’opera di Brebbia dal quale ha preso a sua volta avvio la promozione di un convegno, realizzato dall’Università degli Studi dell’Insubria e dal Centro Internazionale Insubrico (Varese, 17 aprile 2015). I relatori di questo incontro, oltre a delineare, con le loro ricerche, un omaggio alla figura del filmaker varesino e alle sue opere, rimaste nell
APPROFONDISCIoblio per decenni, hanno anche messo in luce la straordinaria vivacità culturale che ha caratterizzato, complessivamente, gli anni Sessanta-Settanta. Durante questo periodo la sperimentazione è stata infatti protagonista nella letteratura, nel cinema, nel teatro, nella musica, nell’arte, nella filosofia e nella stessa società. In questo libro tutti questi vari aspetti sono indagati offrendo al lettore un oggettivo ed articolato quadro di quello che è stato il complesso e vivace contesto storico di questi anni, pur non tralasciando anche talune componenti negative che, soprattutto con il Boom edilizio degli anni Sessanta, hanno danneggiato alcune città storiche, come ben documenta anche l’opera filmica di Brebbia. «Filmavo da indipendente, solo e contro tutti» offre un’alternanza di relazioni i cui contenuti dimostrano un comune denominatore: il desiderio di cambiare il mondo attraverso la creatività e la sperimentazione, alla ricerca di qualcosa di nuovo.
Giovanna Brebbia (Varese 1951), medico chirurgo e dottoressa in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria. Curatrice dell’Archivio “Gianfranco Brebbia”.
Mauro Gervasini (Varese 1970), critico cinematografico, docente di Linguaggi audiovisivi presso l’Università degli Studi dell’Insubria.
Fabio Minazzi (Varese 1955), ordinario di Filosofia della scienza e Direttore Scientifico del Centro Internazionale Insubrico “C. Cattaneo” e “G. Preti” dell’Università degli Studi dell’Insubria.
COMPATTA