Il «fiume carsico»
Federalismo e centralismo nel dibattito pubblico tra Lombardia e Italia (1945-1953)
- La scuola dell’ignoranza
- La nuova stagione dei contratti pubblici tra incertezze e responsabilità
- Homo homini deus
- L’animale e la repubblica
- L'oggettività scientifica e i suoi contesti
- Il male comune nella storia
- Le ragioni del pensiero
- Il «fiume carsico»
- Storia ambientale dell'energia nucleare
- Il prisma dei beni comuni tra diritto e scienze umane
- Dalla ragione assoluta alla razionalità storica
- Bachelard
- L'incognita europea
- Contributi e riflessioni sui beni comuni
- Edith Stein ponte di verità
- Il divenire di una poetica
- Dalla parte di Marx
- L'esperienza della cosa
- L'infinita speranza di un ritorno
- Il mio corpo estraneo
- Kafka a Milano
- La scoperta scientifica e la sua logica
- Ragioni e limiti del formalismo
- Suppositio pro significato non ultimato
- La scienza e l'idea di ragione
- Giovanni Vailati epistemologo e maestro
- Sul materialismo leopardiano
- Gilbert Simondon filosofo della mentalité technique
- Ludovico Geymonat Epistemologo
- Le radici della razionalità critica: saperi, pratiche, teleologie
- Itinerari di silenzio
- Epistemologia e soggettività
- Alla ricerca del testo perduto
- Kant epistemologo
- Il Kant di Martinetti
Nella storia dell’Italia contemporanea il dibattito sul centralismo, sul federalismo e sulle libertà locali ha l’immagine di un «fiume carsico» che scorre sotterraneo per poi riemergere con forza in superficie. Sebbene sovente lasciato sullo sfondo il tema è, infatti, da sempre presente nelle istanze di vaste parti della classe dirigente degli ultimi due secoli: tuttavia, solo in alcune circostanze ben definite si è imposto nella dialettica politica e ha coinvolto l’opinione pubblica. Momenti che, in genere, corrispondono a fasi di crisi acuta del Paese.
Nella storia dell’Italia contemporanea il dibattito sul centralismo, sul federalismo e sulle libertà locali ha l’immagine di un «fiume carsico» che scorre sotterraneo per poi riemergere con forza in superficie. Sebbene sovente lasciato sullo sfondo il tema è, infatti, da sempre presente nelle istanze di vaste parti della classe dirigente degli ultimi due secoli: tuttavia, solo in alcune circostanze ben definite si è imposto nella dialettica politica e ha coinvolto l’opinione pubblica. Momenti che, in genere, corrispondono a fasi di crisi acuta del Paese. Questo volume affronta uno di quei momenti: terminata la Seconda guerra mondiale e mentre procedeva la ricostruzione anche il nuovo ordinamento dello Stato – o, come disse Ivanoe Bonomi, «distruggere la vecchia impalcatura dello Stato, quale è uscito dalla prova di oltre ottant’anni, e sperimentarne una nuova» – era considerato una riforma necessaria per creare un’autentica democrazia.
APPROFONDISCIIn tale ricostruzione, morale e materiale, era investito anche il mondo della stampa ora tornata libera, cui era assegnato il delicato compito di accogliere e convogliare la voce dei cittadini, interpretarla e chiarirla come indicazione di volontà che non poteva essere ignorata dalla classe dirigente. Attraverso dunque il dibattito sulle oltre cinquanta testate pubblicate in Lombardia tra il 1945 e il 1953 il volume ripercorre la parabola delle autonomie in quella decisiva fase storica e mostra quanto sul federalismo e sul centralismo si giocò una partita tutta politica, influenzata anche dall’affermarsi della «Repubblica dei Partiti» e della Guerra Fredda, un nuovo equilibrio geopolitico mondiale che non poteva non avere ricadute sulla politica interna del paese.
Antonio Maria Orecchia (Milano 1968) insegna “Storia contemporanea” e “Storia del giornalismo” e dirige il Centro di ricerca «Mass Media e Società» presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Tra le sue pubblicazioni: La difficile Unità. Storia di ieri, cronaca di oggi (Sestri L. 2011); La Stampa e la Memoria. Le foibe, l’esodo e il confine orientale nelle pagine dei giornali lombardi agli albori della Repubblica (Varese 2008); Gabrio Casati patrizio milanese patriota italiano (Milano 2007); Federico Confalonieri. Memorie (Milano 2004).
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